Pane Comune Bianco
Ogni regione d’Italia ha la sua ricetta di Pane Comune Bianco, eseguita con farine bianche di tanti tipi. Qui riportata di seguito viene descritta la “Ricetta Tipo” a cui riferirsi, ricordando che ad ogni tipo di farina corrisponde una differente quantità di glutine, di assorbenza dell’acqua e quindi una differente “Forza”. Descriveremo più avanti in un altro articolo le differenze e il significato di queste caratteristiche.
INGREDIENTI
600 g Farina bianca Tipo “0”
250 g Pasta Madre
300 ml Acqua tiepida
4 g Zucchero semolato bianco
12 g Sale
Versare in una terrina la 400 g di farina bianca, la pasta madre e l’acqua tiepida, mescolare con un cucchiaio ed aggiungere poi lo zucchero e il sale. Il composto rimarrà appiccicoso e molto morbido.
Coprirlo e lasciar riposare 20 minuti sotto ad un panno inumidito con acqua calda.
Riprendere l’impasto ed aggiungervi la farina bianca rimanente. Impastare a mano fino ad ottenere una palla di pasta soda ed elastica. Coprire di nuovo con un panno umido e lasciar riposare 3 ore circa.
Trascorso il tempo, quando l’impasto sarà quindi lievitato, prendere l’impasto, poggiarlo sulla spianatoia e dargli un paio di pieghe per togliere le bolle in eccesso. Dare la forma definitiva e posizionate su un foglio di carta oleata adagiato sulla leccarda. Lasciar lievitare coperte dal panno inumidito per altre 3 ore.
Infornare nel forno precedentemente portato a 200 gradi per 35/40 minuti. A cottura ultimata spegnere il forno, mettere un panno nello sportello in modo da lasciarlo socchiuso e lasciar raffreddare il pane all’interno del forno.
Questo pane rimane morbido per 7 giorni. Non è necessario ma se si preferisce può essere congelato a fette. Si conserverà benissimo e basterà passarlo qualche minuto su una piastra calda per ammorbidirlo, scongelandolo e biscottandolo.
“Il pane bianco è fatto con farina di frumento da cui sono stati rimossi la crusca e il germe. Ciò dà alla farina un più lungo periodo di conservazione, dal momento che la crusca contiene olio, consentendo ai prodotti che si realizzano con essa, come il pane bianco appunto, una resistenza più lunga ai tempi di transito e stoccaggio.
Inoltre la farina usata per il pane bianco è spesso sbiancata con bromato di potassio o con diossido di cloro per rimuovere anche ogni minimo alone giallo e rendere le sue proprietà di cottura più prevedibili.”