Aperitivo Peachfrizz
Estate torrida, manca il fiato, pomeriggio assolato e deserto. Negozi chiusi, saracinesche abbassate… ci vorrebbe qualcosa di refrigerante da bere… L’aperitivo Peachfrizz è la risposta giusta… senza doverne abusare.
INGREDIENTI
per due persone
2 Pesche tabacchiera bianche
1 bottiglia di Pinot Grigio vinificato frizzante
La semplicità è alla base di questa ottima preparazione che prende spunto dal più classico cocktail “Bellini”.
Lavare bene le pesche, eliminare il picciolo e sbucciarle con un coltellino ben affilato.
Tagliarle a cubetti di circa un centimetro di diametro eliminando il nocciolo.
Adagiare i cubetti sul fondo di due bicchieri da “Martini” e versarci sopra il Pinot grigio ben rinfrescato in frigorifero.
Gustare ben freddo con scagliette di grana come accompagnamento.
L’estate sarà più lieve con questo aperitivo. La raccomandazione estesa a tutte le bevande alcoliche è quella di non abusarne.
Il Pinot grigio è un diretto discendente di quello nero, ottenuto grazie ad una particolare mutazione di gemma. Esattamente come le altre varietà di pinot, anche quello grigio è una varietà di vitigno molto complessa che richiede particolari condizione ed attenzioni sia nella coltivazione che nella produzione. Necessita infatti di stabilità nell’habitat in cui viene collocato, prediligendo climi molto freddi e terreni compatibili. La coltivazione del Pinot grigio iniziò in Borgogna, che rappresenta la zona che ancora oggi possiede in assoluto le migliori condizioni climatiche per il suo sviluppo.
Un aperitivo è tipo di bevanda alcolica o analcolica che si beve prima dei pasti per stimolare l’appetito. Può essere un cocktail oppure un tipo di bevanda non miscelata accompagnata da diversi tipi di stuzzichini. Ormai diffusa in tutto il mondo nasce come rimedio per l’ inappetenza.
Nel V secolo a. C. un medico greco prescrisse ai suoi pazienti un medicinale di sua invenzione: un vino bianco e dolce macerato con i fiori di dittamo, assenzio e ruta. I romani per migliorarne il sapore a sua volta aggiunsero rosmarino e salvia. Nel Medioevo fu constatato dalla farmacologia erboristica che la fame viene stimolata dalle sostanze amare e cosi il vino con assenzio cominciò a diffondersi come abitudine alimentare. Con le scoperte geografiche e l’arrivo delle spezie dall’ Oriente il “vino aperitivo” fu arricchito in diversi modi da noce moscata, chiodi di garofano, cannella, rabarbaro, china, mirra, pepe, ecc..