Ferratelle dolci

ferratelle dolci

Le Ferratelle dolci sono cialde di pasta da biscotto, cotte con una doppia piastra scanalata (Ferro) che viene scaldata sul fuoco e che conferisce a questo dolcetto anche il suo disegno caratteristico. 

INGREDIENTI

180 g di Farina

90 g di zucchero

3 uova fresche

3 cucchiai di olio evo o di semi

1 Limone per la scorza

1 pizzico di Cannella

un pizzico di Sale

Preparazione

Mettere in un contenitore la farina, il sale, lo zucchero, la scorza di limone e la cannella. In un altro contenitore sbattere le uova tanto che diventino ben liquide. Aggiungere poi a filo l’olio. Unire quindi le uova sbattute al resto del composto e mescolare vigorosamente con una frusta e proseguire a mano.

Impasto ferratelle

L’impasto alla fine deve presentarsi ben omogeneo e non liquido. Far riposare in un contenitore coperto da un panno umido una mezz’ora. Prendere il “Ferro” per la cottura delle Ferratelle ed ungerlo un pò sulla superficie di cottura aiutandosi con uno pennello da cucina. A questo punto mettere il ferro a scaldare direttamente sul fornello. Nel frattempo dividere l’impasto in palline del diametro di 2 cm.

porzioni per ferratelle

Quando il ferro è ben caldo aprirlo ed adagiarvi una pallina all’interno stando attenti a non scottarsi. Chiudere il ferro e rimettere sul fornello. Lasciar cuocere tre minuti da una parte poi voltare il ferro e lasciar cuocere tre minuti dall’altra parte. A cottura ultimata staccare la ferratella e lasciarla raffreddare su un piatto di ceramica.

Le Ferratelle dolci potranno essere gustati appena tiepidi al naturale o arricchiti da creme dolci o confetture. Il nome (ferratelle o cancelle) deriva proprio dalla trama a rombi (o cancello) data dal ferro rovente alla pasta biscotto.
Spesso vengono “accoppiate” e farcite in vari modi (con cioccolata, con un composto di miele e mandorle tritate o a proprio gusto e fantasia).

acquafarinaitalia

acquafarinaitalia

È un sito nato come raccoglitore di ricette e di idee… personale ma ora è pubblico!
Eh si, sono un po’ smemorata e mi dimentico quello che ho sperimentato e che mi è riuscito bene.
Una volta scrivevo le mie ricette su un bel foglio di carta, bucavo i fogli, li mettevo in un raccoglitore che man mano è diventato sempre più pesante ed ingombrante… quasi inaccessibile. Le pagine si scolorivano e a volte facevo fatica a leggerne il contenuto.
Un giorno mi sono detta: perché non scrivere tutto in un bel sito, averle sempre a portata di mano masoprattutto, quando qualcuno ti chiede una ricetta poter dare un indirizzo su web e oltre alla ricetta dare anche tante altre informazioni utili? Detto, fatto!
Perché non so se vi è mai capitato, arriva un’amica e vi dice: “Che buona questa pizza, ma come l’hai fatta? … e via, un’ora a spiegare.
Dopo qualche giorno rivedete l’amica e vi dice: “Ho provato a rifare la ricetta ma… non ho messo quel dato ingrediente, era necessario? Non l’ho lasciata lievitare quelle tot ore, erano due o tre? L’ho cotta meno, erano 10 minuti o 15? Non mi è venuta come la tua!”
Così ho imparato che “Verba volant, scripta manent” “La parola vola, lo scritto rimane”. E poi su un sito hai tanti “correttori di bozze ” che ti suggeriscono l’errore e tanti “collaudatori di ricette” che possono consigliarti diversamente.
Ecco quindi le ragioni del sito Acquafarina Italia!
Perché tutto attaccato? Perché prova a mischiare l’acqua e la farina e a tenerle staccate l’uno dall’altro…

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