Arancia candita al cioccolato

L’Arancia candita al cioccolato è facile da preparare. Storicamente uno dei metodi più utilizzati per la conservazione della frutta e degli alimenti in genere era quello ottenuto tramite la cottura negli zuccheri.
Questa tecnica deriva quasi sicuramente dalla cucina Cinese e Mesopotamica.

INGREDIENTI:

GlutenFree
10 Arance non trattate (quelle Siciliane hanno una scorza ideale)
Zucchero
Acqua
Cioccolato fondente di buona qualità

Prendere le arance e lasciarle a bagno un paio d’ore in acqua fredda.
Pulirle bene con una spazzola, in modo da eliminare ogni residuo di terra o polvere.

lavaggio agrumi

Asciugare le arance e togliere la buccia a cerchietto in prossimità delle due estremità.

Con un coltello ben affilato incidere solo la buccia in modo da creare degli spicchi.

Sollevare la buccia con le dita e separarla dal resto della polpa. Quest’ultima può essere utilizzata nella insalata di arance con olive nere

spicchi buccia

Tagliare ora delle porzioni di spicchio più piccole, 1 cm circa di larghezza.

Mettere le gli spicchi in una pentola di acqua fredda, portare a bollore e poi scolare. Ripetere la procedura.

Scolare le bucce così “addolcite”.

addolcimento bucce

Pesare le bucce e mettere da parte la stessa misura di acqua e di zucchero, in modo da avere la medesima quantità per tutti e tre gli ingredienti. In una padella antiaderente far sciogliere a fuoco moderato lo zucchero con l’acqua e aggiungere le bucce.

sciroppo zucchero

Continuare la cottura a fuoco basso fino a quando le bucce avranno assorbito tutto lo sciroppo e si saranno rapprese.

cottura bucce

Stenderle ora su fogli di carta oleata e lasciare asciugare per almeno una notte (meglio per un paio di giorni).

Quando saranno ben secche tuffare un’estremità della buccia nel cioccolato fuso a bagnomaria e risistemare sulla carta oleata.

Arancia candita al cioccolato

La canditura è un metodo di conservazione di parti di piante commestibili (solitamente frutta) mediante immersione in uno sciroppo di zucchero. La parola “candire” viene dall’arabo qandat, trascrizione della parola in sanscrito khandakah (“zucchero”). I prodotti ottenuti mediante canditura si chiamano canditi o frutta candita.

Nel processo di canditura, per osmosi viene ridotto il contenuto in acqua della frutta e il contenuto in zucchero viene gradualmente portato a più di 70%. Le qualità nutrizionali della materia prima utilizzata vanno quasi del tutto perdute, anche se alcune vitamine si mantengono. La conservazione degli aromi dipende dal tipo di procedura e dall’abilità del dolciere: possono sparire quasi del tutto, come nei canditi di lavorazione industriale, ma anche addensarsi in un concentrato di aromi.

Tratto da https://it.wikipedia.org/

acquafarinaitalia

acquafarinaitalia

È un sito nato come raccoglitore di ricette e di idee… personale ma ora è pubblico!
Eh si, sono un po’ smemorata e mi dimentico quello che ho sperimentato e che mi è riuscito bene.
Una volta scrivevo le mie ricette su un bel foglio di carta, bucavo i fogli, li mettevo in un raccoglitore che man mano è diventato sempre più pesante ed ingombrante… quasi inaccessibile. Le pagine si scolorivano e a volte facevo fatica a leggerne il contenuto.
Un giorno mi sono detta: perché non scrivere tutto in un bel sito, averle sempre a portata di mano masoprattutto, quando qualcuno ti chiede una ricetta poter dare un indirizzo su web e oltre alla ricetta dare anche tante altre informazioni utili? Detto, fatto!
Perché non so se vi è mai capitato, arriva un’amica e vi dice: “Che buona questa pizza, ma come l’hai fatta? … e via, un’ora a spiegare.
Dopo qualche giorno rivedete l’amica e vi dice: “Ho provato a rifare la ricetta ma… non ho messo quel dato ingrediente, era necessario? Non l’ho lasciata lievitare quelle tot ore, erano due o tre? L’ho cotta meno, erano 10 minuti o 15? Non mi è venuta come la tua!”
Così ho imparato che “Verba volant, scripta manent” “La parola vola, lo scritto rimane”. E poi su un sito hai tanti “correttori di bozze ” che ti suggeriscono l’errore e tanti “collaudatori di ricette” che possono consigliarti diversamente.
Ecco quindi le ragioni del sito Acquafarina Italia!
Perché tutto attaccato? Perché prova a mischiare l’acqua e la farina e a tenerle staccate l’uno dall’altro…

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