Brioches col tuppo

brioches col tuppo

Brioches col tuppo

Brioches col tuppo, sole, mare e granita siciliana! Un dolce buono anche senza altri ingredienti. Condito con creme o gelato è goloso e appagante.

INGREDIENTI

500 g Farina 00

150 g di Pasta madre rinfrescata il giorno prima

250 ml Latte

1 cucchiaino di Malto in polvere

100 g Zucchero di canna

1 Uovo

125 Burro a temperatura ambiente

Scorza di arancia (di Sicilia) grattugiata fine

1 cucchiaino di Sale

In un contenitore versare il latte intiepidito e sciogliervi la pasta madre tagliata a pezzetti. Aggiungere il cucchiaino di malto sciolto in poca acqua e l’arancia grattugiata. In un altro contenitore versare lo zucchero e il burro ed amalgamarli fino ad ottenere una crema soffice. Aggiungere l’uovo già sbattuto con il sale e unire il composto così ottenuto all’altro contenitore. Aggiungere a pioggia la farina fino ad ottenere una palla di impasto morbida e spugnosa.

impasto

Lasciar lievitare l’impasto nel contenitore coperto da un asciugapiatti umido in forno con la luce accesa (28-30 gradi) fino a che raddoppia di volume (4-5 ore).

lievitazione

Una volta lievitata prendere la pasta e poggiarla su un piano infarinato. Dare all’impasto due pieghe e dividerlo in porzioni che andranno pirlate, assemblate e poggiate su una leccarda coperta da carta forno. Le porzioni dovranno essere composte da palline più grandi di circa 70-80 g e palline più piccole da 15 g circa. Far lievitare le Brioches sulla leccarda in forno con la luce accesa per altre 3-4 ore.

seconda lievitazione brioches

Quando le brioches risultano ben gonfie e leggere accendere il forno a 180 gradi, non preriscaldato e cuocerle per 20 minuti.

brioches col tuppo

Le brioches col tuppo possono essere servite in due con una pallina di granita siciliana all’interno, come vuole la tradizione, oppure con gelato, crema pasticcera, o ganasce al cioccolato. Comunque sia sarà golosa e buonissima.

acquafarinaitalia

acquafarinaitalia

È un sito nato come raccoglitore di ricette e di idee… personale ma ora è pubblico!
Eh si, sono un po’ smemorata e mi dimentico quello che ho sperimentato e che mi è riuscito bene.
Una volta scrivevo le mie ricette su un bel foglio di carta, bucavo i fogli, li mettevo in un raccoglitore che man mano è diventato sempre più pesante ed ingombrante… quasi inaccessibile. Le pagine si scolorivano e a volte facevo fatica a leggerne il contenuto.
Un giorno mi sono detta: perché non scrivere tutto in un bel sito, averle sempre a portata di mano masoprattutto, quando qualcuno ti chiede una ricetta poter dare un indirizzo su web e oltre alla ricetta dare anche tante altre informazioni utili? Detto, fatto!
Perché non so se vi è mai capitato, arriva un’amica e vi dice: “Che buona questa pizza, ma come l’hai fatta? … e via, un’ora a spiegare.
Dopo qualche giorno rivedete l’amica e vi dice: “Ho provato a rifare la ricetta ma… non ho messo quel dato ingrediente, era necessario? Non l’ho lasciata lievitare quelle tot ore, erano due o tre? L’ho cotta meno, erano 10 minuti o 15? Non mi è venuta come la tua!”
Così ho imparato che “Verba volant, scripta manent” “La parola vola, lo scritto rimane”. E poi su un sito hai tanti “correttori di bozze ” che ti suggeriscono l’errore e tanti “collaudatori di ricette” che possono consigliarti diversamente.
Ecco quindi le ragioni del sito Acquafarina Italia!
Perché tutto attaccato? Perché prova a mischiare l’acqua e la farina e a tenerle staccate l’uno dall’altro…

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