Bruschetta a strati

bruschetta con prosciutto

Bruschetta a strati per ogni momento di languore allo stomaco. Metti la carbonella nel barbecue e ti viene fame?
Decidi di andare in montagna a camminare e dopo tre passi il tuo stomaco protesta?
Non sai cosa fare per accompagnare un aperitivo super alcolico?

La risposta è: Bruschetta a strati.
Ogni strato corrisponde ad un grado nella graduatoria della fame!

INGREDIENTI
per due persone

Quello che c’è in frigorifero…
In questo caso

pane in cassetta fatto in casa con pasta madre
un vasetto di crema di carciofi
un pomodoro tondo da insalata
due uova di gallina fresche
80 g prosciutto di Parma

Prendere il pane in cassetta e affettarlo sottilmente.
pane in cassetta

Utilizzando un coltello a spatola spalmare sopra un sottile strato di crema di carciofi ad ogni fetta di pane.
Lavare bene il pomodoro e tagliarlo a fette sottili.

bruschetta strato

Ci si potrebbe fermare anche qui ma se la fame è tanta continuiamo con qualcosa di sostanzioso.
Cuocere in acqua bollente per 8 minuti le due uova di gallina, sgusciarle e, una volta fredde, tagliarle a fette il più possibile sottili.
Adagiare quindi le fette di uovo sodo sulla bruschetta.

bruschette a strati

Non vi basta?…
Prendiamo dal frigorifero il nostro prosciutto di Parma e affettiamolo tanto quanto basta a ricoprire tutte le bruschette con almeno un paio di fette.

bruschetta con prosciutto

Se si devono trasportare si possono coprire con un’altra fetta di pane e tagliare a triangolo a mò di sandwich.

“Alimento dall’origine antica e non ben definita, ma ipotizzata tra Lazio e Toscana, la bruschetta era un ottimo modo usato dagli agricola, gli agricoltori dell’Impero Romano, per conservare e riutilizzare in modo intelligente la pagnotta, con un filo d’olio, in quanto non potevano concedersi il lusso di sprecare questo prezioso elemento anche quando era già raffermo. 
Il nome “bruschetta” deriva probabilmente dal verbo in dialetto romano “bruscare” (abbrustolire), oppure da “brusca”, una spazzola per pulire cavalli e buoi. 
Dalla farcitura originaria, con solo aglio e olio, il piatto è andato arricchendosi, fino ad arrivare ai giorni nostri come un must dalle molteplici varianti.”

Tratto da https://www.moratopane.com/

acquafarinaitalia

acquafarinaitalia

È un sito nato come raccoglitore di ricette e di idee… personale ma ora è pubblico!
Eh si, sono un po’ smemorata e mi dimentico quello che ho sperimentato e che mi è riuscito bene.
Una volta scrivevo le mie ricette su un bel foglio di carta, bucavo i fogli, li mettevo in un raccoglitore che man mano è diventato sempre più pesante ed ingombrante… quasi inaccessibile. Le pagine si scolorivano e a volte facevo fatica a leggerne il contenuto.
Un giorno mi sono detta: perché non scrivere tutto in un bel sito, averle sempre a portata di mano masoprattutto, quando qualcuno ti chiede una ricetta poter dare un indirizzo su web e oltre alla ricetta dare anche tante altre informazioni utili? Detto, fatto!
Perché non so se vi è mai capitato, arriva un’amica e vi dice: “Che buona questa pizza, ma come l’hai fatta? … e via, un’ora a spiegare.
Dopo qualche giorno rivedete l’amica e vi dice: “Ho provato a rifare la ricetta ma… non ho messo quel dato ingrediente, era necessario? Non l’ho lasciata lievitare quelle tot ore, erano due o tre? L’ho cotta meno, erano 10 minuti o 15? Non mi è venuta come la tua!”
Così ho imparato che “Verba volant, scripta manent” “La parola vola, lo scritto rimane”. E poi su un sito hai tanti “correttori di bozze ” che ti suggeriscono l’errore e tanti “collaudatori di ricette” che possono consigliarti diversamente.
Ecco quindi le ragioni del sito Acquafarina Italia!
Perché tutto attaccato? Perché prova a mischiare l’acqua e la farina e a tenerle staccate l’uno dall’altro…

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