Gnocchi al coccio

gnocchi al coccio

Gnocchi al coccio

Gli Gnocchi al coccio sono un piatto comodo, ne prepari una teglia prima che arrivino gli ospiti e li cuoci al forno al momento opportuno. Buoni da morire!

INGREDIENTI

dosi per quattro persone

600 g di Gnocchi di Spinaci vedi la ricetta gnocchi di spinaci

1 Porro

1 Passata di Pomodoro

4 Foglie di Basilico

1 Provola Affumicata

Olio Extravergine di Oliva

Sale fino

Pepe nero macinato

Lavare e tagliare a fettine il porro. Soffriggere in una pentola per qualche minuto in due cucchiai di olio e due pizzichi di sale. Aggiungere un po’ di acqua se necessario per non farne bruciare le punte. Continuare a mescolare durante la cottura.

porro

Quando il porro si sta per imbiondire alzare il fuoco, aggiungere la passata di pomodoro, mescolare fin tanto che non prenda calore e coprire per dieci minuti.

Scoprire la pentola e lasciar rapprendere fino a cottura completata. Spento il fuoco aggiungere un trito delle foglie di basilico.

sugo

In una pentola portare a ebollizione dell’acqua senza sale. A bollore sostenuto buttare gli gnocchi. Nel momento in cui gli gnocchi inizieranno a galleggiare, provarli e se cotti scolarli. devono essere ancora un po’ tenaci al morso, in dietro di cottura, come si dice.

Ungere una teglia di coccio e sistemarvi gli gnocchi, aggiungere del pepe nero macinato, versarvi sopra il sugo e mescolarli.

gnocchi

Spianarli lievemente e appoggiarvi sopra la provola spaccata con le mani. Cuocere in forno precedentemente riscaldato a 200 gradi per una ventina di minuti. Se si preferiscono croccanti in superficie grigliare al forno a cottura ultimata per altri 10 minuti.

gnocchi al coccio

La teglia in coccio cuoce gli gnocchi preservandone l’integrità e il calore. Possono essere utilizzati anche singoli cocci per ogni commensale in modo da mantenere ancora meglio il calore durante la degustazione. Questo perché la provola va gustata ancora calda.

acquafarinaitalia

acquafarinaitalia

È un sito nato come raccoglitore di ricette e di idee… personale ma ora è pubblico!
Eh si, sono un po’ smemorata e mi dimentico quello che ho sperimentato e che mi è riuscito bene.
Una volta scrivevo le mie ricette su un bel foglio di carta, bucavo i fogli, li mettevo in un raccoglitore che man mano è diventato sempre più pesante ed ingombrante… quasi inaccessibile. Le pagine si scolorivano e a volte facevo fatica a leggerne il contenuto.
Un giorno mi sono detta: perché non scrivere tutto in un bel sito, averle sempre a portata di mano masoprattutto, quando qualcuno ti chiede una ricetta poter dare un indirizzo su web e oltre alla ricetta dare anche tante altre informazioni utili? Detto, fatto!
Perché non so se vi è mai capitato, arriva un’amica e vi dice: “Che buona questa pizza, ma come l’hai fatta? … e via, un’ora a spiegare.
Dopo qualche giorno rivedete l’amica e vi dice: “Ho provato a rifare la ricetta ma… non ho messo quel dato ingrediente, era necessario? Non l’ho lasciata lievitare quelle tot ore, erano due o tre? L’ho cotta meno, erano 10 minuti o 15? Non mi è venuta come la tua!”
Così ho imparato che “Verba volant, scripta manent” “La parola vola, lo scritto rimane”. E poi su un sito hai tanti “correttori di bozze ” che ti suggeriscono l’errore e tanti “collaudatori di ricette” che possono consigliarti diversamente.
Ecco quindi le ragioni del sito Acquafarina Italia!
Perché tutto attaccato? Perché prova a mischiare l’acqua e la farina e a tenerle staccate l’uno dall’altro…

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