Marmellata di cipolle piccante

marmellata di cipolle piccante

Marmellata di cipolle piccante

La marmellata di cipolle piccante è sorprendente, dal sapore dolce ma piccante si accompagna bene a formaggi, salumi e… cioccolato!

INGREDIENTI

1 Kg di cipolle di Tropea

700 g di zucchero

1 litro di aceto bianco

2 peperoncini piccanti di media grandezza o 1 cucchiaino di polvere di peperoncino

Spellare e tagliare a pezzi le cipolle di Tropea. Lavarle in acqua corrente e metterle in una terrina capiente.

cipolla di tropea

Coprire le cipolle con l’aceto bianco e se necessario aggiungere acqua fino a quando le cipolle saranno completamente sommerse.

Lasciar riposare per almeno sei ore dopodiché aggiungere i peperoncini tagliati a piccole fettine o un cucchiaino di polvere di peperoncino e lasciar macerare per altre sei ore.

peperoncini piccanti

Passato il tempo necessario scolare il liquido di risulta dalla terrina e mettere il composto rimanente in una pentola alta e capiente. Aggiungere tutto lo zucchero e cuocere dapprima a fuoco alto per poi abbassare a fuoco basso.

cottura delle cipolle

Far rapprendere il composto fino a quando la cipolla risulterà trasparente e ben morbida.

marmellata di cipolle

A cottura ultimata spegnere il fuoco e lasciar evaporare il composto fino a raffreddamento avvenuto.

Se si preferisce una consistenza più cremosa, si può attendere il raffreddamento e poi frullare il tutto, altrimenti si passa direttamente all’invaso.

Invasare la marmellata di cipolle piccante in vasi di vetro con imboccatura ampia.

Chiudere i vasi e sterilizzarli in una pentola d’acqua divisi tra di loro da uno straccio in modo che durante l’ebollizione dell’acqua non sbattano troppo tra di loro.

marmellata di cipolle piccante

Gustosa e dal gusto ben deciso, la marmellata di cipolle piccante si conserva bene per oltre un anno. Le cipolle di Tropea sono la più dolce varietà di cipolle italiane. Forse è per questo che in passato erano particolarmente ricercate.
In passato lo zucchero non era sempre disponibile. O per lo meno non lo era per tutti.  Esso era molto caro e solo per palati esclusivi.

acquafarinaitalia

acquafarinaitalia

È un sito nato come raccoglitore di ricette e di idee… personale ma ora è pubblico!
Eh si, sono un po’ smemorata e mi dimentico quello che ho sperimentato e che mi è riuscito bene.
Una volta scrivevo le mie ricette su un bel foglio di carta, bucavo i fogli, li mettevo in un raccoglitore che man mano è diventato sempre più pesante ed ingombrante… quasi inaccessibile. Le pagine si scolorivano e a volte facevo fatica a leggerne il contenuto.
Un giorno mi sono detta: perché non scrivere tutto in un bel sito, averle sempre a portata di mano masoprattutto, quando qualcuno ti chiede una ricetta poter dare un indirizzo su web e oltre alla ricetta dare anche tante altre informazioni utili? Detto, fatto!
Perché non so se vi è mai capitato, arriva un’amica e vi dice: “Che buona questa pizza, ma come l’hai fatta? … e via, un’ora a spiegare.
Dopo qualche giorno rivedete l’amica e vi dice: “Ho provato a rifare la ricetta ma… non ho messo quel dato ingrediente, era necessario? Non l’ho lasciata lievitare quelle tot ore, erano due o tre? L’ho cotta meno, erano 10 minuti o 15? Non mi è venuta come la tua!”
Così ho imparato che “Verba volant, scripta manent” “La parola vola, lo scritto rimane”. E poi su un sito hai tanti “correttori di bozze ” che ti suggeriscono l’errore e tanti “collaudatori di ricette” che possono consigliarti diversamente.
Ecco quindi le ragioni del sito Acquafarina Italia!
Perché tutto attaccato? Perché prova a mischiare l’acqua e la farina e a tenerle staccate l’uno dall’altro…

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